martedì 15 settembre 2015

LADRA DI LIBRI Intervista ALICE BASSO

Scrivere è il suo mestiere.
I libri la sua passione.
Ma quello che non sa è che possono salvare la vita.

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LADRA DI LIBRI, ovvero la sottoscritta, è felice ed onorata di ospitare ALICE BASSO nel suo piccolo mondo fatto di lettere, frasi, punteggiature, numerazioni, capitoli, paragrafi, lieti fini ( non sempre ), profumo di carta stampata e... LIBRI semplicemente LIBRI.

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L'IMPREVEDIBILE PIANO DELLA SCRITTRICE SENZA NOME è un romanzo da leggere.
Perchè dico questo?
In poche righe è difficile catturare la Vostra attenzione, ma ci provo.

Alice racconta la sfacciataggine che noi donne dovremmo indossare tutte le mattine prima di uscire di casa.
Siamo belle, intelligenti, sveglie, indipendenti, creative, originali..
Siamo DONNE.
Sappiamo amare, così tanto da richiare di indebolirci e farci "fregare".

Vi chiederete, o forse no, perchè dico questo.
Leggendo la storia di VANI SARCA lo capirete, e sorriderete perchè, senza volerlo, prenderete nota di idee folli da mettere in pratica al momento giusto :)

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A TU PER TU 



1. Conosciamo meglio Alice Basso. Tre parole per descriverti. 

1) Positiva. Che è una parola stucchevolissima, diciamocelo, ma è anche necessaria: la gente s'immagina spesso che io sia una tipa cupa e disillusa come Vani sarca, la mia protagonista, invece non è affatto così (anche se mi diverto moltissimo a mettermi nei panni di Vani quando scrivo di lei). 2) Creativa: senza alcun giudizio sulla qualità dei risultati, è però un dato di fatto che scrivo, disegno, canto, compongo canzoni. Insomma, adoro cimentarmi in tutte le attività artistiche che tendenzialmente non producono reddito. 3) Logorroica. E infatti col cavolo che tre parole mi sono bastate...


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2. A quale categoria di lettrice appartieni? 
 
Guarda, vorrei poterti dire che sono una onnivora capace di passare con uguale disinvoltura e appagamento da un giallo d'intrattenimento a un saggio sull'economia globale. La verità è che devo leggere talmente tanto per lavoro che quando posso scegliere io un libro che mi piace ultimamente finisco sempre per optare per letture di svago. Ho una netta predilezione per narratori ironici, che non si prendano troppo sul serio. 

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3. “L'imprevedibile piano della scrittrice senza nome” è il tuo romanzo d'esordio. Com'è nato il personaggio di Vani Sarca? 
 
Vani fa un lavoro molto simile al mio (anche se io non sono esattamente una ghostwriter), in un ambiente, quello editoriale, che è quello che conosco meglio lavorandoci ogni giorno, e come me ha una tendenza irresistibile alla battuta dissacrante e alla visione sarcastica della vita. Come ha detto una volta il mio fidanzato, "Vani è la versione cattiva di Alice", ah ah. Quindi... non saprei, probabilmente volevo dare un'incarnazione a questo lato oscuro di me! Inoltre, la mia intenzione principale era di utilizzare la figura del ghostwriter e metterla al centro di un romanzo: un personaggio con il carattere schivo e concreto di Vani era perfetto per rivestire quel ruolo.
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4. Hai ambientato la storia in una Casa Editrice. Perché questa scelta (che io ho amato moltissimo)? 
 
Perché io lavoro in case editrici e per case editrici tutto il giorno, tutti i giorni, da più di dieci anni. E mi rendo conto che, specialmente per gli amanti dei libri, è un ambiente affascinante, pieno di spunti interessanti (a volte, lasciami dire, anche esilaranti). Insomma, impossibile resistere alla tentazione di condividerlo! Poi chiaramente nel mio libro lo descrivo in maniera romanzata e a tratti caricaturale, ma mi piace pensare di accompagnare il lettore a farsi un giro con me dietro le quinte, e poi farci una birra insieme commentando quello che abbiamo visto.
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5. Mi sono affezionata a Morgana, la quindicenne vicina di casa di Vani. C'è qualcosa di Alice in lei?
 
Tecnicamente, in Morgana c'è qualcosa... di Morgana. Nel senso che una vera Morgana esiste (e fra l'altro si chiama proprio così): è una ragazzina che conosco da quando aveva 11 anni (ora ne ha 20) e che ha prestato al personaggio moltissimi tratti. E' una delle ragazze più intelligenti che conosca, e io mi sento un po' Vani nei suoi confronti!
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 6. Il finale mi lascia pensare, o forse sperare, che tu possa regalarci un sequel. E' così?
 

Okay, questo è il momento in cui perdo ogni dignità e mi metto a saltellare felice come una mocciosa. Perché posso rispondere di sì! Sì, è in canna un sequel, che dovrebbe - dico dovrebbe perché ancora non c'è nulla di certo - uscire nella prima metà del 2016. Mi sono divertita come una pazza a scriverlo, e dovrebbe mostrarci l'ingresso di Vani nel mondo della Polizia di Stato (di cui è diventata consulente ufficiale) e delle indagini del commissario Berganza.
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7. Cosa pensi della figura professionale di noi BookBlogger? 
 
Qui invece ho qualche difficoltà a rispondere, perché voi bookblogger siete stati semplicemente indispensabili al successo che il mio libro ha avuto negli ultimi mesi, e dunque rischio di dire solo una sfilza di melensaggini di parte. Dovessi rispondere d'istinto, direi che vi amo, che siete dei benemeriti benefattori eccetera eccetera. Tuttavia, cercando di essere sobria e oggettiva, penso che facciate un mestiere difficile. Intanto perché siete tantissimi e la concorrenza vi induce ad essere sempre più bravi, sempre più precisi, sempre più acuti e informati: il che vuol dire, in sostanza, che vi sobbarcate in continuazione un sacco di lavoro. Poi, che scrivere recensioni non è un mestiere facile: il rischio di ferire o indisporre qualcuno, dall'autore che si è autopubblicato alla grande casa editrice che vi ha richiesto una recensione, è sempre in agguato, e ci vuole una grande integrità nel dare pareri sinceri ed argomentati sapendo che non sempre piaceranno a tutti. Così come non è facile nemmeno dare pareri positivi, perché c'è sempre il rischio che qualche malpensante insinui che siate stati pagati per farlo. E poi naturalmente bisogna ricordare che fate tutto questo non per soldi ma per passione, il che rende il tutto ancora più eroico. Ecco, alla fine le melensaggini le ho dette lo stesso.
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8. Libro cartaceo o Ebook? 
 
Eh eh. Mi fai sorridere sotto i baffi, perché il mio libro comincia giustappunto con qualche considerazione dissacrante riguardo ai cosiddetti "idolatri della carta". Una volta ero anch'io così: nulla avrebbe mai potuto sostituire il piacere di sfogliare un libro stampato. Poi... poi mi è stato regalato un Kindle. Direi che al momento sono bendisposta verso entrambi i supporti, carta ed elettronica: un po' meno verso la carta quando si tratta di spolverare la libreria o di riempire una valigia, un po' meno verso l'elettronica quando hai bisogno di rinfrescarti la memoria su un passo e non hai la stessa facilità nello sfogliare, ritrovare, e riprendere a leggere da dov'eri rimasto.
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9. Toglimi una curiosità da lettrice ossessiva-compulsiva che sono. La copertina l'hai scelta tu? E' bella, spiritosa e .. librosa!! 
 
E' tutto merito dello staff Garzanti! Io sono stata interpellata - e lo specifico perché in molti, scoprendo che la scelta della copertina non è stata farina del mio sacco, hanno subito immaginato l'editore come un'entità soverchiante che impone decisioni dettate da ragioni commerciali. Ecco, non è andata così: a me è stato chiesto se avessi delle preferenze o dei suggerimenti, ma a me venivano in mente solo idee "fumettose" di cui non ero molto convinta nemmeno io. Così ho lasciato carta bianca alla redazione, che poi ha scovato l'intenso sguardo di questa modella russa che si affaccia da sopra una pila di libri. Perfetto!
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10. Consiglia un libro ai miei lettori.


Ce l'ho! Ogni volta che posso, io consiglio Il Mio Libro Preferito In Assoluto. probabilmente lo conoscerete già, perché negli Stati Uniti per esempio è un cult e in Italia è molto conosciuto il film che ne hanno tratto negli anni ottanta (che, detto tra noi, è carino ma infinitamente inferiore al libro). Si intitola "La principessa sposa", e l'autore è William Goldman (ma il film e la prima edizione italiana del libro si intitolavano "La storia fantastica"). be', è un libro d'avventura per ragazzi, ma è anche la storia di uno scrittore, di un libro nel libro... è leggibile a un sacco di livelli, e riesce ad essere insieme divertentissimo e profondo, ironico, scritto straordinariamente bene, raffinato e avvincente. Non ve ne pentirete! ;)

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Leggendo le risposte di Alice ho riso, tanto.
E' come se avessi ripreso in mano in suo libro, rileggendo le avventure di Vani!!
E' favolosa, simpatica, disponibile e corretta.
Non tutti aprezzano il lavoro di noi Lettrici, si perchè prima di essere Blogger noi siamo delle MANGIA LIBRI.
Dedico il mio tempo a coloro che stimano ed incoraggiano il nostro "lavoro" ed Alice è una di queste!
Quindi, Alice, GRAZIE, GRAZIE e mille altre volte GRAZIE per aver risposto alle mie domande :)
IN BOCCA AL LUPO, anche se non ne hai bisgono.
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